Il giardino del Re

Il giardino del Re

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Cagliari, 16 luglio 2017

IL GIARDINO DEL RE

Zero. Come il numero di set persi in questo torneo. Otto. Come il numero di edizioni di Wimbledon vinte. Trentasei. Come il numero di anni da compiere il prossimo 8 agosto.

Arrigo Sacchi diceva di Maradona: “Diego è l’unico calciatore al mondo in grado di rendere il calcio uno sport facile da praticare”. Lo stesso si può dire di Roger Federer riguardo al tennis.

Anche oggi, come spesso gli accade nelle gare disputate in questa sua seconda giovinezza, ha deliziato gli spettatori ricamando il tappetto verde di Wimbledon, il suo giardino preferito, con colpi di rara bellezza. Volèe, passanti lungo linea, diritti e incrociati, ace imprendibili. Ha vinto 3 set a 0 contro un avversario (il croato Cilic) menomato a un piede. Lo avrebbe battuto comunque, anche in uno stato di salute ottimale. Magari per 3 a 1 o per 3 a 2. Non c’è controprova, ma è così.

Re Roger giorni fa ha dichiarato che per un momento ha voluto immaginare la sua vita senza il tennis. Con l’ambizione di diventare un ottimo marito e un ottimo papà. I suoi tanti tifosi, oggi già al mattino (4 ore prima del match) durante il suo allenamento al campo centrale c’era già il tutto esaurito, chiedono alla famiglia di aspettarlo ancora per un po’. Tanto per un giocatore (e uomo) della sua classe non occorre smettere di giocare per essere coniuge e genitore ad alti livelli.

Lunga vita a nostro Signore del Tennis.

A. M.

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