Cagliari, 09 giugno 2024
RASSEGNA STAMPA (Corriere dello sport – 4 luglio 1987)
Un acquisto last minute. Il suo contratto venne recapitato in Lega calcio in motorino, per eludere il traffico cittadino e arrivare giusto prima dell’orario di chiusura del Calcio mercato.
Grazie a Berlusconi e alle insistenze di Sacchi che non ne voleva sapere del talento argentino Claudio Borghi (pallino del Presidente) e lo piazzò a centrocampo a fare da mezzala (costruttore/distruttore) e da allenatore in campo. Tranne che in un 19 aprile (1989) contro i blancos del Madrid a San Siro, semifinale di Coppa Campioni, di ritorno da un 1-1 in terra spagnola. L’indisponibilità di Evani obbligò/illuminò Sacchi a spedire proprio Carletto all’ala sinistra in sostituzione di Alberigo, pur non essendo pratico di quella striscia di campo. 5-0 per il Milan il risultato finale, quando il Real – come oggi, più di oggi – era la squadra più forte al mondo. Una gara sontuosa quella di Ancelotti e un gran goal da fuori area. Un autentico missile terra aria.
Dopo 37 anni proprio nella panca del Real Madrid la 7a Coppa dei Campioni conquistata (nessun altro giocatore/allenatore più di lui) con la squadra più vincente (15).
L’Arrigo ebbe doppiamente ragione. E Berlusconi fu il secondo a compiacersene.
A. M.
Archivio cartaceo/digitale A. Musu.